IstituzioneCon Decreto del Presidente della Repubblica del 6 ottobre 1999 è stato istituito il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il Decreto viene pubblicato sulla
Gazzetta Ufficiale 17 dicembre 1999, n. 295.
Estensione e popolazioneIl territorio del Parco Nazionale ha un'estensione di 3.860 ettari ed una popolazione di circa 4.000 abitanti
ComuniRiomaggiore, Vernazza, Monterosso al Mare, La Spezia (zona Tramonti) e Levanto (zona Mesco)
Ambiente antropicoL'incontro fra uomo e natura ha portato ad una valorizzazione del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Da circa mille anni l'uomo è intervenuto su queste aspre montagne, a picco sul mare, sviluppando aree coltivate per poter sopravvivere in zone anticamente coperte da un fitto manto boschivo. Generazione dopo generazione, l'uomo ha frantumato la roccia creando con i massi più grossi i muri a secco, dando vita ad un paesaggio "artificiale" costituito da terrazzamenti su cui, dalla coltura della vite, attività molto faticosa data l'asprezza del terreno e le difficoltà logistiche e di trasporto, è derivata una eccellente produzione di vini rinomata per la sua qualità.
Quella della vite non è la sola attività che lega l'uomo alla terra. Accanto ai vigneti si estendono coltivazioni di limoni, oliveti e orti. Un paesaggio coltivato con pazienza e con cura, tanto da aver donato al territorio delle Cinque Terre un aspetto ancor più suggestivo, con i sinuosi terrazzamenti che, come un manto verde, costeggiano e sovrastano il mare. I piccoli borghi confermano quanto il contatto dell'uomo con la natura sia avvenuto senza apportare traumi al territorio. Gli abitati si sono sviluppati nel rispetto dei valori naturali ed ambientali, salvaguardando la zona dal pericolo dell'eccessiva espansione edilizia. Essenziali i tracciati viari, con molte strade e viottoli percorribili solamente a piedi.
Ambiente naturaleIl Parco Nazionale delle Cinque Terre è un'oasi naturalistica che nel tempo ha preservato intatte le caratteristiche di una natura incontaminata. Il paesaggio, formato da rocce di origine ed età diverse, è contrassegnato da una particolare acclività e dalla mancanza di tratti pianeggianti. La costa, alta e frastagliata, è lineare, scarsamente incisa da insenature e promontori, scavata dal mare in amene e suggestive grotte. Le poche spiagge, sabbiose e ciottolose, sono il risultato di apporti detritici dei corsi d'acqua, di frane o di accumuli di materiali lasciati dall'uomo. La catena montuosa ripara la costa dai venti settentrionali, mentre le correnti calde ed umide provenienti dal mare risalgono i contrafforti montuosi con la conseguente condensazione del vapore acqueo che si trasforma in nebbia sul crinale e in frequenti precipitazioni ad alta quota. Il clima è di tipo mediterraneo, con stagioni estive secche ed inverni particolarmente miti
FloraLa complessità orografica ha portato ad una varietà di microclimi con la conseguente diversificazione della vegetazione. I boschi di leccio sono stati in parte sostituiti con fasce coltivate o con altre essenze arboree quali il pino marittimo, il pino di Aleppo, sugheri e castagni. Negli ambienti litoranei crescono il finocchio di mare e il dauco marino vicino al cappero, in passato attivamente coltivato. Negli ambienti rupestri, accanto alla cineraria marina, il senecio bicolore, la ruta, ed altre varietà; nelle fessure più ampie della roccia si trovano l'euforbia arborea e numerose specie tipiche della macchia mediterranea. In tutta la zona sono diffusi arbusteti come rosmarino, timo, elicriso e lavandula. Macchia ad erica arborea e macchia mista, formata da lentisco, mirto, terebinto, ginestra spinosa, corbezzolo, fillirea e ginepro rosso, creano una boscaglia densa e intricata di liane, tra le quali la salsapariglia, la robbia, la fiammola, l'asparago, il caprifoglio etrusco e marino.
FaunaTra le specie avifaunistiche figurano il gabbiano reale, il falco pellegrino e il corvo imperiale, tra i mammiferi, il ghiro, la donnola, la talpa, la faina, il tasso, la volpe e il cinghiale. Nelle aree boschive è facile ammirare la lucertola muraiola, il ramarro e alcuni serpenti come il biacco, il colubro di Esculapio e la vipera; vicino ai ruscelli vivono rane e salamandre dagli splendidi colori.